ANSIA DEI MOMENTI DIFFICILI
Ci sono situazioni e periodi bui nei quali l’ansia può impadronirsi della nostra vita e dobbiamo conviverci: anche in questi casi, è possibile ridimensionarla. L’approccio dell’Istituto Riza di Psicosomatica prevede che l’ansia vada accolta e compresa: è questa l’unica strada per curarla davvero.
Ma ci sono situazioni di vita, immodificabili quantomeno per un certo periodo, che procurano un’ansia che non è possibile far passare, situazioni nelle quali un’atmosfera minacciosa o un evento drammatico mettono in allerta tutto il nostro essere: può essere una contingenza economica spiacevole o la malattia di un familiare. Si può dire, anzi, che in questi casi non provare alcuna ansia sia patologico e rivela un distacco dalla realtà.
CONVIVERCI NON SIGNIFICA ARRENDERSI
Se questo tipo di ansia si “deposita” su una persona già ansiosa per natura, rischia di portarla a livelli di stress così elevati che alla fine non riesce ad affrontare la situazione specifica o lo fa con un enorme dispendio energetico.
Ecco dunque la necessità di imparare a convivere con l’ansia dovuta ad alcune situazioni “obbligate”, togliendo quella inutile quota in più che può fare grossi danni e spingerci nel tempo a crisi più acute.
LE SITUAZIONI SCATENANTI
- insicurezza economica;
- malattie gravi proprie o dei familiari;
- spettri di licenziamento, disoccupazione;
- atmosfere familiari (ad es. separazioni non consensuali);
- atmosfere collettive attuali (ad es. pandemia, guerra, terrorismo, lavoro precario);
- Professioni ad alto rischio di stress (ad es. agenti di polizia, medici, infermieri, agenti di commercio, imprenditori, manager);
I RISCHI CHE SI CORRONO
- assenza di riposo, stato di allarme cronico;
- frustrazione continua e logorio con rischio di depressione;
- pensieri ossessivi sull’evento ansiogeno;
- atteggiamento ipercinetico e logorroico;
- attacchi di panico;
- comportamenti di evitamento e scelte non libere;
- sintomi fisici (palpitazioni, debolezza, tremori, tensioni muscolari, cefalea);
- difficoltà ad affrontare la situazione che crea ansia, con creazione di nuova ansia;
I CONSIGLI UTILI
- Nelle situazioni di ansia è importante cercare di essere obiettivi e non mettere in campo una reazione emotiva all’evento, per quanto forte. Bisogna cercare di capire se ci sono margini reali di miglioramento o di cambiamento della situazione. E spesso ci sono.
- Lucidamente, è bene ottimizzare il più possibile gli aspetti che ci fanno sentire più sicuri e meno ansiosi, rispettando i nostri limiti emotivi del momento.
- Vivere l’ansia con consapevolezza. L’ansia non va negata, ma vissuta per ciò che è realmente. Eventualmente, attraverso una psicoterapia mirata di 8 o 10 incontri, si impara a separare l’ansia oggettiva, naturale, da quella aggiunta in eccesso.
- Non identificarsi. Chi ha un’indole ansiosa potrebbe facilmente identificarsi o con l’ansia in eccesso o con il problema che la produce. Impariamo a sviluppare uno sguardo distaccato, osservatore, panoramico per gestire meglio la situazione.
- Il corpo in primo piano. Lavoriamo sull’ansia con esercizi fisici quotidiani, disegni, testi, immagini. Portare l’ansia al di fuori e “vederla” ha sempre un effetto calmante.